In questi ultimi anni la nostra Struttura ha registrato una crescita davvero rilevante di richieste di parere, che hanno raggiunto nel presente anno e in quello precedente il numero di 1000, comportando un elevato impegno di tutto il personale per rispondere a buona parte di esse.
Si impone pertanto una razionalizzazione di questa attività e una riconsiderazione delle modalità di svolgimento della stessa, per orientarla unicamente verso questioni di interesse generale, attinenti ad aspetti fondamentali della normativa regionale in materia di governo del territorio che non siano stati ancora affrontati e chiariti, evitando di esprimersi su situazioni specifiche o su pratiche per le quali sia in corso un contenzioso tra i privati e le amministrazioni locali.
Per cercare, dunque, di migliorare il servizio da noi fornito abbiamo pensato di stabilire le seguenti indicazioni e si invitano gli enti territoriali e i professionisti del settore ad attenersi alle stesse nella presentazione dei quesiti.

Innanzitutto, è utile ricordare che esula dalle competenze della nostra Struttura:
- esaminare specifiche pratiche edilizie e singoli progetti, la cui istruttoria è di esclusiva competenza degli uffici comunali;
- fornire valutazioni e interpretazioni di normative locali, tra cui innanzitutto gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale e i regolamenti edilizi;
- rispondere ai quesiti aventi ad oggetto normative tecniche settoriali che incidono sull’attività edilizia;
- redigere trattazioni di carattere generale su determinati istituti giuridici.

Pertanto, si ribadisce – come già evidenziato in passato sul sito web “Codice del governo del territorio” – che non sarà data risposta ai quesiti aventi questi contenuti.

Inoltre, per rendere più efficace la nostra attività, si richiede di seguire le seguenti istruzioni:

1) prima di inoltrare un quesito, si raccomanda di consultare il nostro sito “Codice di governo del territorio” nelle apposite sezioni tematiche della Disciplina regionale dove sono riportati in particolare, circolari, atti di coordinamento tecnico e pareri dai quali è possibile trarre specifiche indicazioni per le più frequenti tematiche applicative;
2) la richiesta di parere deve rigorosamente essere strutturata in tre parti nettamente distinte tra loro: a) la descrizione del fatto, necessario per comprendere a quali situazioni si riferisca il chiarimento richiesto; b) l’esposizione del quesito giuridico, possibilmente in termini generali e astratti; c) la formulazione della proposta di soluzione interpretativa o applicativa di cui si chiede conferma, ovvero delle diverse soluzioni normative ipotizzate;
3) il quesito deve essere inviato, mediante PEC oppure mail, a firma del Responsabile dell’Ufficio competente ovvero dello studio professionale, in quanto auspicabilmente formulato solo ad esito di una adeguata valutazione della questione da parte dell’intera struttura richiedente;
4) per i quesiti posti da professionisti si richiede di indicare l’amministrazione interessata, al fine del suo eventuale coinvolgimento nella predisposizione della risposta.

Da ultimo, vi chiediamo di firmare sempre la richiesta di parere, con nome e cognome, specificando la qualifica professionale e di indicare sia la e-mail sia la casella di posta elettronica certificata cui indirizzare le nostre comunicazioni.

 

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