L’aggressione ai patrimoni illeciti della criminalità organizzata è uno degli strumenti più efficaci nella lotta alle mafie e il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati compensa la contaminazione mafiosa subita dal territorio colpito, restituendo alla collettività ciò che la criminalità organizzata ha tolto in termini di opportunità e ricchezze.
Gli enti locali hanno un ruolo primario in questo processo, ma si trovano ad affrontare diverse difficoltà e criticità nel complesso mondo dei beni sequestrati e confiscati.

Il VADEMECUM per gli Enti locali per il riutilizzo e la valorizzazione dei beni sequestrati e confiscati,  redatto dalla professoressa Stefania Pellegrini, Direttrice del Master II Livello in Gestione e riutilizzo beni e aziende sequestrati e confiscati. Pio La Torre dell’Università di Bologna, Dipartimento Scienze Giuridiche, e Consulente della Commissione parlamentare Antimafia, è uno strumento agile e di pronto utilizzo, utile agli enti locali per orientarsi su come attivare la procedura di richiesta di assegnazione di un bene immobile sequestrato o confiscato sito sul proprio territorio.
Si tratta di una mappa che guida l’amministrazione locale in ogni suo passo, dalla conoscenza dei beni confiscati sul proprio territorio a un fruttuoso riutilizzo a scopi sociali, ponendo attenzione alla trasparenza dell’intera procedura, fornendo risposte a eventuali dubbi e istruzioni da seguire.
La sua struttura è molto semplice: la prima parte è costituita da una serie di FAQ, che cercano di risolvere in modo concreto i problemi e le questioni che potrebbero presentarsi a un ente locale interessato a gestire uno o più beni confiscati.
Sono esaminati, attraverso quesiti, tutti gli snodi procedurali e vengono proposte buone pratiche, arricchite da utili suggerimenti operativi.
Ad esempio: come ottenere in assegnazione un bene confiscato, come sapere se nel territorio ci sono beni confiscati, a chi inoltrare la richiesta di assegnazione di un bene, come trovare i fondi necessari per la sua gestione, come agire in caso di concessione a terzi.
Vi sono poi alcuni modelli di documenti precompilati che facilitano il lavoro delle amministrazioni locali interessate a riutilizzare i beni confiscati sul proprio territorio (come la manifestazione di interesse, il regolamento comunale o l’avviso pubblico di selezione per l’assegnazione in concessione d’uso a titolo gratuito di un immobile).
Infine, vi è una sezione di approfondimento che tratta il tema dei beni sequestrati e confiscati in modo più ampio e rigoroso, affrontando temi quali la tipologia dei beni sequestrati, l’assegnazione provvisoria di un bene, la destinazione degli immobili confiscati, le opportunità e le fonti di finanziamento.

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