Ufficio Provinciale Territorio di Bologna ha trasmesso una nota agli Ordini e Colllegi per comunicare quanto segue:

un recente monitoraggio dei servizi erogati tramite CUP, condotto su base regionale, ha fatto emergere alcune criticità per i servizi erogati da questo Ufficio; in particolare, le criticità sono emerse per l’accesso alla consultazione degli atti cartacei dell’archivio fabbricati e per lo sportello dedicato alla presentazione ed assistenza per le domande di voltura catastale.
Occorre premettere che, per quanto riguarda la consultazione degli atti cartacei dell’archivio fabbricati, gli sportelli settimanali dedicati a tale archivio sono cinque (per complessivi 38 appuntamenti settimanali), quindi l’offerta è particolarmente ampia. Inoltre, allo scopo di contenere i tempi di attesa (e contemperare le giornate di festività dello scorso mese di aprile), questo Ufficio ha attivato, sin dal 22/4/2024, uno sportello settimanale straordinario, che è stato destinato agli utenti che, in sede di prenotazione, avevano indicato i dati catastali dei beni oggetto di indagine. Tali utenti, quindi, sono stati contattati e per loro è stata anticipata la data di accesso al servizio.

Considerato il positivo esito dell’iniziativa (tutti gli utenti convocati si sono presentati agli appuntamenti ed hanno fruito del servizio), questo Ufficio si riserva di ripeterla laddove necessario, per contenere la prenotabilità degli appuntamenti in tempi ragionevoli, quali quelli già riscontrabili per l’accesso all’archivio del catasto terreni.

Premesso quanto sopra, dall’indagine regionale condotta sui servizi catastali prenotabili tramite CUP nel periodo 1° gennaio – 18 aprile, è emerso un dato anomalo che riguarda le disdette degli appuntamenti per la consultazione degli atti cartacei dell’archivio fabbricati; in particolare, a fronte di 852 appuntamenti presi tramite CUP, ne risultano disdetti 317, con una incidenza percentuale pari al 37,2%.
Tale dato, peraltro, coincide con una percentuale media di appuntamenti riscontrata priva dell’indicazione dei dati catastali dei beni (ovvero comune- foglio-particella-subalterno), in quanto l’utente, in sede di prenotazione, ha inserito motivazioni generiche, oppure, in taluni altri casi riscontrati, ha inserito dati catastali fittizi, in quanto già comunicati in precedenti ricerche. In altri termini, quindi, quasi il 40% degli appuntamenti prenotati per l’accesso all’archivio è privo della motivazione e tali appuntamenti, di conseguenza, sono poi quelli disdetti nelle percentuali illustrate.
Considerata la disponibilità di appuntamenti CUP proposta dall’Ufficio e la disponibilità ad effettuare aperture straordinarie, come già attivate, è necessario che le singole prenotazioni siano complete dei dati catastali (ovvero riportanti comune-foglio-particella-subalterno); ciò sia per consentire all’Ufficio la pianificazione di aperture straordinarie (attivabili solo se l’utente ha fornito i dati catastali, per reperire in anticipo i fascicoli chiesti), sia per rendere maggiormente efficiente il servizio in archivio, in quanto la ricerca preventiva del fascicolo consente di ottimizzarne la consultazione, oltre che permettere di contattare l’utente in via preventiva, qualora necessario.

In ragione di quanto illustrato, considerato che la criticità riscontrata, nei numeri descritti, è imputabile unicamente alle prenotazioni anomale (ovvero prive dei dati catastali) disdette solo negli ultimi giorni antecedenti gli appuntamenti, questo Ufficio si riserva di concordare con gli Ordini professionali e con le Associazioni di categoria le iniziative di intervento più opportune, quali ad esempio la cancellazione d’ufficio dell’appuntamento anomalo.

Inoltre, analoga criticità è stata riscontrata per lo sportello destinato alla presentazione ed assistenza per le domande di voltura catastale, ove il dato delle disdette assume caratteri e numeri maggiori: a fronte di 215 appuntamenti presi nel periodo di indagine, ben 105 sono stati disdetti, con una incidenza percentuale pari al 48,8%.

Fermo restando che è da considerare fisiologica la disdetta di un appuntamento (la media regionale è infatti circa pari al 10% delle prenotazioni effettuate), ciò che rileva per questo Ufficio è il numero macroscopico di casi osservati nel periodo ed il relativo impatto sugli appuntamenti disponibili; è probabile, infatti, che molti degli appuntamenti disdetti (magari a ridosso della data stessa), non siano tornati nella disponibilità di altri utenti, creando un corto circuito di disservizi non imputabile all’Ufficio e, per i numeri rilevati ed illustrati, non risolvibile con l’apertura di ulteriori sportelli.

Stante quanto illustrato, si auspica un intervento persuasivo presso i propri iscritti, per un uso maggiormente consapevole e virtuoso dei canali di prenotazione CUP per accedere ai servizi catastali, allo scopo di eliminare le criticità riscontrate e consentire una efficiente erogazione delle attività di competenza.

In particolare, tale uso consapevole e virtuoso si sostanzia nel prenotare l’appuntamento solo quando necessario, e, per l’archivio fabbricati, indicando nelle motivazioni i corretti dati catastali dei beni oggetto di indagine.

Si rammenta, infine, come già comunicato in precedenti note, che eventuali casi eccezionali (in particolare per l’accesso agli archivi) possono essere segnalati via mail all’indirizzo dp.bologna.uptbologna@agenziaentrate.it, anticipando codice fiscale, indirizzo mail e telefono, oltre l’obbligatoria motivazione dell’appuntamento.