Presentazione del libro
La Città Accorpata_Una ricerca sul progetto urbano
a cura di
Paolo Strina
contributi di Carlo Quintelli, Enrico Prandi, Paolo Strina, Giuseppe Verterame

ne discutono con gli autori
Marcello Capucci, Regione Emilia Romagna
Annarita Ferrante, Università di Bologna
Nicola Marzot, TU Delft

Chiarire il ruolo del progetto tra architettura e città, reagire al progressivo declinare della sua responsabilità civile, avvalorarne il portato, al tempo stesso tecnico ed etico, portano a riflettere sui meccanismi di un agire progettuale che più che mai oggi dovrebbe tendere ad alzare il tasso di struttura nel corpo formale, materiale e fisiologico della città intesa come fenomeno di interesse pubblico. A partire da una riconsiderazione della risorsa spazio interna al corpo della città, per un’economia della trasformazione qualificante e in grado di fermare in modo radicale le inerzie dell’espansione e della dissoluzione urbana.
Il libro apre ad una riflessione sulla disciplina architettonica, che non può non dirsi urbana, sviluppata nel tempo da un gruppo di ricerca dell’Università di Parma attraverso un tracciato critico-metodologico alternativo alle retoriche oggi prevalenti. Quelle che vedrebbero la città come fenomeno identitario ormai superato e quindi riducibile a vetrina di un’architettura autoreferente, orientata al funzionalismo cibernetico, al feticismo del design o al simulacro della sostenibilità, tra consumo e comunicazione all’interno di uno spazio insediativo indifferenziato salvo che per logiche speculative.

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