La visione unitaria della Romagna è uno degli elementi fondanti degli studi dell’ing. Emilio Rosetti. Il suo contributo è attuale per la lettura del territorio nella complessità di uomo/natura, visti non nel loro dualismo, ma nella loro integrazione.

Il territorio non è una somma  di elementi distaccati, ma un organismo. Le matrici storiche-culturali-geografiche che lo compongono, costituiscono l’anima dei luoghi.

Il convegno, organizzato dalla Fondazione Italia Argentina-Emilio Rosetti, si prefigge lo scopo di mettere in luce le chiavi di lettura del territorio romagnolo come risultato di un processo determinato dalla progressiva associazione organica di parti.

La scienza del territorio sviluppa le informazioni sulle strutture permanenti di sostrato, cioè sulle molecole di partenza che condizionano l’intero processo territoriale: sono sotto gli occhi di tutti, ma vanno lette ed evidenziate in quanto strutture portanti che danno identità e carattere agli insediamenti, ai percorsi, ai paesaggi. Come per le reazioni chimiche, il DNA è quello che conta: crinali/vallate appenniniche e pianificazione della pianura. 

Uno degli strumenti fondamentali per raccontare e tenere in mano il territorio è la cartografia. Verranno presentati, in particolare, i  documenti e la cartografia storica che attesta i progetti e le opere di bonifica della pianura.

Il convegno rientra tra le proposte formative dell’Ordine degli Architetti di Forlì-Cesena; per info su iscrizioni e CFP contattare la segreteria dell'Ordine degli Architetti di Forlì-Cesena.

 

Coordina il presidente della Fondazione, dott. Maurizio Castagnoli

Relatori:

Prof. Giancarlo Cataldi (già Università di Firenze): Lezione magistrale. Sistemi territoriali pianificati

Arch. Patrizia Tamburini (libera professionista): Percorsi e insediamenti

Prof. Tito Menzani (Università di Bologna): Carte e progetti di bonifica (secc. XVIII-XXI).