Letture…Pagine di Architettura propone per settembre 2025:

Sebastiano Serlio (a cura di Giovanni Domenico Scamozzi)

Tutte l’opere d’architettura, et prospetiua di Sebastiano Serlio bolognese: doue si mettono in disegno tutte le maniere di edificij, e si trattano di quelle cose, che sono più necessarie à sapere gli architteti: con la aggiunta delle inuentioni di cinquanta porte, e gran numero di palazzi publici, e privati nella città, & in villa, e varii accidenti, che possono occorrere nel fabricare: diviso in sette libri

Venezia, Giacomo de' Franceschi, 1619

A circa 550 anni dalla nascita del bolognese Sebastiano Serlio (6 settembre 1475 (?) – Fontainebleau 1554), Letture Pagine di Architettura propone i Sette libri dell’Architettura (“Les traités d'architecture”).

https://archive.org/details/ldpd_12898270_000/mode/2up

Sebastiano Serlio fu un architetto e teorico influenzato da Baldassarre Peruzzi, attivo a Roma, Venezia e infine alla corte francese di Fontainebleau. Tra il 1537 e il 1551 pubblicò il suo Trattato di architettura, composto da sette libri diffusissimi in Europa. Libro IV (1537): primo pubblicato, introduce i cinque ordini architettonici (tuscanico, dorico, ionico, corinzio, composito), fondendo teoria e praticità in chiave illustrata. Le xilografie erano protagoniste: immagini chiare e numerose superarono il testo scritto, rendendo il trattato accessibile e didattico. Libro III (1540): dedicato alle antichità romane, con rappresentazioni anche di progetti di Bramante, Peruzzi e Raffaello. Libri I & II (1545): pubblicati in edizione bilingue a Parigi, trattano rispettivamente di geometria/fondamenti matematici e di prospettiva e scenografia. Libro V (1547): illustrato sempre in versione bilingue, descrive diverse tipologie di templi sacri (piante circolari, ellittiche, pentagonali, esagonali, a croce, ecc.).  Libro Extraordinario (1551, Lione): appendice inedita nel piano originale, con 50 progetti di portali (30 rustici, 20 “delicati”) caratterizzati da licenze manieriste, quasi esclusivamente iconografici. Libro VI: rimasto inedito per secoli, manoscritto dedicato all’architettura civile, in particolare alle abitazioni; nonostante l’ineditismo, circolò tra alcuni ambienti francofoni e italiani. Libro VII (postumo, 1575, Francoforte): tratta di palazzi, ville e urbanistica, con varianti “alla francese” ed esempi per tutte le categorie sociali. Nel complesso, l’opera segnò una svolta introducendo un linguaggio architettonico visivo, pratico e accessibile, in grado di diffondere il classicismo e il manierismo italiano in tutta Europa.  Le edizioni furono plurilingui e vendute ovunque: traduzioni in fiammingo, tedesco, francese e spagnolo arrivarono già tra il 1539 e il 1550. Con la sua impostazione fortemente illustrativa, Serlio influenzò la trattatistica successiva di Palladio, Vignola e Vasari.

Columbia University Libraries

 

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