A cura di ISTEA – in collaborazione con SAIE
Una definizione precisa, o condivisa unanimemente, di Industria 4.0 probabilmente non esiste, anche se il fine, a partire da Henning Kagermann, sembra essere quello di mettere in relazione, in tempo quasi reale, le attese personalizzate del cliente geolocalizzato con una catena di fornitura prevalentemente rimpatriata, interamente digitalizzata, connessa dal rapporto tra uomini e macchine.
Molto difficile, è poterne offrire una, peraltro, partendo da un punto di vista eccentrico, quale quello delle Costruzioni, in cui una traduzione letterale della Quarta Rivoluzione Industriale, pur parzialmente operabile tra fabbrica e cantiere, avrebbe un esito eccessivamente riduzionista.
Per questa ragione, il Settore delle Costruzioni, o, più esattamente, il Settore dell'Ambiente Costruito, si trova nella necessità di fornire del 4.0 una interpretazione originale che riguarda, tra Internet of Things e Smart City, una sorta di Industria della Persona(lizzazione), che Accenture ha definito Living Services, e che IBM intende supportare attraverso il Cognitive Computing.
In un certo senso, questa Digitized Industry of the Built Environment rappresenta il contesto, lo sfondo, entro cui si manifesta la Manifattura 4.0.
Entro questo ambiente, infatti, si muovono i Decisori Politici e Amministrativi che rendono possibile la Quarta Rivoluzione Industriale, ma, soprattutto, si traducono in termini «sociali» tanto le innovazioni più direttamente ascrivibili al 4.0 e ai suoi prodotti, come l'Autonomous Driving su cui hanno investito, tra gli altri, Uber e il BMVI del Governo Federale Tedesco, quanto la Smart Home, l'Intuitive Building e altro.
D'altra parte, se, da un lato, il Settore delle Costruzioni sembra essere ignorato, o almeno trascurato, dal Programma Nazionale Industria 4.0, dall'altro, il ritenere che esso si esaurisca nel Building Information Modeling (BIM) appare una attitudine rischiosa.
Accanto, dunque, alle Reti di Luoghi Produttivi della Manifattura, in cui finiscono per essere inglobati, in filiera, i clienti finali, e alle Reti di Fabbriche e Cantieri che ne rappresentano l'analogo letterale nelle Costruzioni, il vero e proprio tòpos del 4.0 nelle Costruzioni è dato dal Sistema, dal Distretto Urbano o Territoriale, dei Cespiti Immobiliari e Infrastrutturali connessi alle Reti Materiali e Immateriali, secondo un'altra declinazione del Man-To-Machine.
Sino a che, però, ciò non si tradurrà in forme professionali e imprenditoriali inedite, ibridate, eterogenee, tutto questo resterà allo stato potenziale.
Quali super ammortamenti saranno praticabili per questa eventualità?
CFP 3