Un supporto di grande importanza all’azione di riduzione del rischio
UN PAESE VULNERABILE AI TERREMOTI
Secondo una stima ANCE-Cresme del 2012 sono 7 milioni le costruzioni realizzate prima del 1971, quindi non in linea con la normativa sismica (ex. L.64/1974). A questo patrimonio immobiliare, pari al 60% del costruito, si aggiungono circa 4 milioni di strutture realizzate tra il 1972 e il 2003. Analoga situazione per quanto riguarda le strutture ad uso produttivo: circa 120 mila sono antecedenti al 1990 di cui 95 mila capannoni sono in aree ad alto rischio sismico.
CLASSE DI VULNERABILITA’ SISMICA
Sin dal 2012 Ingegneria Sismica Italiana si è interessata al tema della classificazione sismica degli edifici riconoscendo la necessità di premiare con le detrazioni gli interventi di miglioramento più efficaci e ben progettati, garantendo al contempo l’esigenza degli utenti dei fabbricati di poter individuare con rapidità la vulnerabilità sismica espressa in classi di appartenenza, utile quando ci si avvii ad una compravendita o locazione, o per una ristrutturazione, per una provvisionale e speditiva valutazione del rischio sismico.
Vista l’imminente uscita delle linee guida per la classificazione sismica dei fabbricati alla cui stesura ISI ha contribuito nel ruolo di segreteria tecnica, il Convegno, intende presentare il tema in una prospettiva applicativa, evidenziando la sua importanza, i campi di applicazione ed ulteriori riflessioni e considerazioni su temi strettamente connessi.
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