Il riutilizzo di un bene confiscato rappresenta l’emblema della trasformazione mediante la quale un simbolo del potere mafioso diventa bene comune della collettività. L’architetto, nell’esercizio della sua professione e mettendo a disposizione le proprie competenze, può partecipare attivamente a questo processo di conversione, diventando parte integrante di un progetto di rinascita. Durante l’incontro verranno presentate progetti e opere di architettura realizzate su beni confiscati e sarà l’occasione per comprendere l’importanza strategica di questo strumento di riscatto sociale attraverso un dialogo con alcuni esponenti delle Istituzioni e del mondo imprenditoriale, da anni impegnati in questo settore. 

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